Alias
La seduzione del mistero
Immaginari «Eyes Wide Shut», «Phoenix», «Elephant Man», la maschera e la vera «identità» del cinema
Da «Eyes Wide Shut»
Immaginari «Eyes Wide Shut», «Phoenix», «Elephant Man», la maschera e la vera «identità» del cinema
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 maggio 2020
C’è un passaggio nel finale di Phoenix (di Christian Petzold, 2014) in cui l’alchimia del cinema diviene all’improvviso visibile, si fa essa stessa narrazione. La protagonista, Nelly – Nina Hoss – sopravvissuta ai campi di concentramento davanti agli «amici» ritrovati del passato canta Speak Low. È lei o è un’altra? Cosa si nasconde in quel (come recitava il titolo italiano del film) Segreto del suo volto? Eppure non ci sono trucchi né maschere, anzi la donna all’inizio del film, quando il medico che le ricostruisce il viso – non sappiamo per quale ragione – le chiede se davvero vuole essere...