Cultura

La sensualità liberatrice del gioco

La sensualità liberatrice del gioco

Saggi «L’altalena» di Raffaele K. Salinari per Punto Rosso edizioni. Nella mitologia non c’è solo una rappresentazione pietrificata della realtà. In esso è sempre presente la possibilità di un mutamento

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 7 gennaio 2016
Il sentiero che dal mito approda al pensiero radicale è costellato di trabocchetti e insidie. Ne hanno scritto in molti della possibilità di perdersi o di perire nelle contraddizioni. Alcuni nomi, per sgomberare il campo da possibili equivoci, di teorici radicali che ne hanno fatto un nodo inaggirabile della loro produzione: Ernst Bloch, Walter Benjamin. Più recentemente Furio Jesi o in forma diversa Giorgio Agamben. Tutti accomunati dalla convinzione che il mito, oltre a dare una rappresentazione pietrificata e immodificabile dei rapporti sociali, ha il suo lato in luce, cioè aperto al cambiamento e alla sovversione. Se poi ad esso...

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