Cultura

La servitù coatta dei creativi

La servitù coatta dei creativiUn'opera di Philippe Ramette

Terre promesse L’arte contemporanea è un settore florido che non è stato scalfito dalla perdurante crisi economica globale. La sua «base di massa» è costituita dal lavoro gratuito di giovani in cerca di visibilità che possono citare sul proprio curriculum la partecipazione a «eventi» artistici

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 5 novembre 2014
In inglese il lavorare gratis si traduce con free labour, un’espressione che significa sia lavoro gratuito che lavoro libero, trattenendo tutta l’ambiguità che accompagna le condizioni di vita e lavoro di chi opera nel settore dell’arte contemporanea. C’è un’obiezione frequente quando si parla di lavoro gratuito e di arte che bisogna prendere sul serio, in parte per confutarla, in parte per scovarne i meriti. Mi riferisco al commento, sentito tante volte in situazioni informali ma anche in alcune sedi più ufficiali, secondo il quale l’arte non è propriamente un lavoro. Iniziamo con l’esaminare l’assunto nascosto in questa critica mossa a...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi