La sfida della seduttiva banalità dell’intelligenza artificiale
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La sfida della seduttiva banalità dell’intelligenza artificiale

Innovazione I modelli di linguaggio di ChatGPT sono “pappagalli stocastici”, replicano ogni discorso ascoltato, senza associare alle parole significato o comprensione

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 20 gennaio 2023
È impossibile ignorare il rumoroso dibattito sull’intelligenza artificiale causato dal lancio di ChatGPT, uno strumento che OpenAI ha reso pubblico lo scorso novembre. Si può interagire con un bot che risponde a domande scritte, instaurando una conversazione plausibile su temi anche complessi, eseguendo ordini per realizzare testi scritti, componimenti, poesie, sceneggiature o piccoli saggi, con bibliografia inventata inclusa. Il bot commette errori stupidi, mentre fornisce repliche a questioni scientificamente difficili in modo semplice e pertinente, mischiando risposte giuste e sbagliate. È un sistema sintattico, non sa ciò di cui parla, ma è convincente nel simulare interazioni testuali. Siamo costretti a...

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