Cultura
La Shoah e il paradigma vittimario del Novecento
Scaffale «Le vite ordinarie dei carnefici» di Richard Rechtman, pubblicato da Einaudi. L’autore, antropologo e psichiatra, direttore di ricerca presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, ha lavorato a più riprese su una vicenda poco o nulla studiata in Italia
Dall'installazione dei fratelli Chapman «Shitrospective»
Scaffale «Le vite ordinarie dei carnefici» di Richard Rechtman, pubblicato da Einaudi. L’autore, antropologo e psichiatra, direttore di ricerca presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, ha lavorato a più riprese su una vicenda poco o nulla studiata in Italia
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 20 gennaio 2023
Si fa un grande parlare delle vittime dei grandi percorsi storici, ossia di quanti hanno pagato a essi un tributo che, molto spesso, è stato quello della propria vita. Con uno sgradevole neologismo, si potrebbe dire che la «vittimologia», dagli anni Ottanta in poi, ha occupato una parte importante delle riflessioni portate avanti dalle scienze sociali e da quelle storiche. Come capita un po’ per ogni stagione culturale, destinata come tale a riflettersi da subito sui diversi livelli di attenzione e, quindi, di analisi critica prevalenti, anche in questo caso si sono registrati aspetti positivi e limiti di sostanza. Gli...