Politica

La sinistra riparte ma dagli addii

La sinistra riparte ma dagli addiiSergio Cofferati con Stefano Fassina al congresso di fondazione di Sinistra Italiana – LaPresse

Il nuovo partito Cofferati lascia in silenzio. Il nuovo partito perde un fondatore. «Non si fanno le tessere, non si discute, sull’Europa io neanche consultato». L’ex segretario Cgil non sarà all’assemblea nazionale di sabato a Roma. Che nasce già segnata dalle divisioni. Con Zedda e il senatore Uras in 300 dalla Sardegna per le dimissioni del gruppo dirigente e il ritorno a Sel. Fratoianni: «Un dibattito surreale, rimuovono Renzi»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 luglio 2016
Sergio Cofferati lascia il partito che voleva fondare, quello che nella sua idea – ma anche in quella dei suoi compagni ex Sel Fratoianni e De Cristoforo, ed ex Pd Fassina e D’Attorre – doveva essere aperto e cosmopolita: accogliere la diaspora degli iscritti democratici sfiniti da Renzi, riunire i giovani dei movimenti non ipnotizzati dalle 5 stelle, e rimettere insieme le anime perse della sinistra dei partiti e della militanza, insomma la «nuova cosa» che dalle ceneri della vendoliana Sel voleva essere «il partito oltre il partito» come si giurarono reciprocamente alla kermesse «Cosmopolitica», a febbraio, da Casarini a...

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