Europa

La Slovenia vuole raddoppiare una centrale che ha 40 anni

La Slovenia vuole raddoppiare una centrale che ha 40 anni

Costruita su una serie di faglie sismiche La corsa al nucleare vede schierati anche i Paesi del blocco di Visegrad

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 gennaio 2022
La Slovenia ha un problema di fabbisogno energetico, è vero, e certo non è la sola. Avrebbe avuto il tempo per pensare a qualcosa di diverso ma ormai è chiaro che l’unica proposta sul tappeto resta quella nucleare: il raddoppio di una centrale che, dopo quarant’anni di attività, sarebbe dovuta essere chiusa e, invece, sarà raddoppiata. E’ la centrale nucleare di Krško, 130 chilometri da Trieste, dichiarata «sicura» ma costruita su una somma di faglie sismiche che, all’epoca della sua costruzione, non si conoscevano (vedi manifesto 1/7/2021). La comunicazione più autorevole su Krško-2 è stata fatta da Gen-Energija, il colosso...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi