Visioni

La società israeliana nel rifiuto di Atalya

La società israeliana nel rifiuto di AtalyaAtalya Ben Abba in una scena di Objector

Intervista La regista Molly Stuart e il produttore Amitai Ben Abba raccontano «Objector», l’11 ottobre a Terra di Tutti. La protagonista è un’obiettrice di coscienza, nata e cresciuta a Gerusalemme

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 ottobre 2020
Atalya Ben Abba aveva poco più di 19 anni quando, nel febbraio 2018, entrò in una cella israeliana: 110 giorni di prigione per essersi rifiutata di vestire l’uniforme dell’esercito. Atalya è un’obiettrice di coscienza, nata e cresciuta a Gerusalemme in una famiglia che la accompagna nella sua scelta, dandole con affetto della «stupida» (il nonno) o aprendosi lentamente alle sue ragioni (la madre). È la protagonista di Objector, film diretto da Molly Stuart e prodotto da Amitai Ben Abba (il fratello di Atalya), uscito nel 2019 e nel prossimo fine settimana tra i protagonisti della sessione 5 storie tra conflitti...

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