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La soggettività e la responsabilità nel mondo dei “robot”

La soggettività e la responsabilità  nel mondo dei “robot”

Verità nascoste Mariaenza La Torre: «Il “robot” – termine riemerso nel dibattito sulle ricadute giuridiche, economiche e sociali delle macchine che svolgono compiti, attività e servizi – non conosce il gatto. Non […]

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 12 ottobre 2019
Mariaenza La Torre: «Il “robot” – termine riemerso nel dibattito sulle ricadute giuridiche, economiche e sociali delle macchine che svolgono compiti, attività e servizi – non conosce il gatto. Non almeno “il gatto” come concetto, come entità con una sua propria fisionomia. Il robot impara a collegare la parola “gatto” all’animale domestico peloso che fa le fusa e per il quale deve svolgere un servizio, solo dopo che sono state immesse nel suo hardware una serie di immagini distinte fra quelle di “gatto” e quelle “non di gatto”. Eppure ci sono robot che su input di una persona – anche...

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