Cultura

La solitudine degli oggetti

La solitudine degli oggettiGiorgio de Chirico, «Il sogno di Tobia», 1917

Mostre La Metafisica di Giorgio de Chirico torna a Ferrara, insieme ad altri visionari suoi contemporanei, come Magritte, Ernst e Dalì

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 dicembre 2015
«L’atelier del metafisico ha dell’osservatorio astronomico, dell’ufficio dell’intendenza di finanza, della cabina di portolano». Scriveva così Giorgio de Chirico su Cronache d’attualità, scottato dalle critiche negative alla sua prima personale romana presso la Casa d’Arte Bragaglia (fino ad arrivare a quel Dio ortopedico, il celebre articolo-saggio di Roberto Longhi). È un identikit redatto a difesa del suo mondo chiuso dentro i confini del sogno, in bilico tra cielo e terra, senza stropicciamenti del tempo, con oggetti che apparivano come miraggi galleggianti nella luce, quella tagliente delle prime ore del pomeriggio. A visitare la mostra di Ferrara, in realtà, quell’atelier a...

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