Europa

La solitudine del lavoratore

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Scenari Ripetitivi, frammentati, spesso dequalificati: sono i lavori che svolgono sempre più persone. Bisogna rimettere la qualità nell’agenda politica

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 22 agosto 2014
Nell’attuale, drammatica, impossibilità per molti di trovare una qualsivoglia fonte di reddito, è comprensibile che le modalità e i contenuti del lavoro rimangano in secondo piano. Vi sono eccezioni, ad esempio il recente Lavoro e libertà, nel quale Stefano Fassina, richiamando Bruno Trentin, riafferma che qualità e dignità del lavoro sono elemento imprescindibile della democrazia. La tesi prevalente è, però, che la creazione e il mantenimento di posti di lavoro passi inevitabilmente per l’ulteriore svalutazione del lavoro. Dunque, si perseguono attivamente la riduzione delle tutele, la precarizzazione dei contratti, la flessibilizzazione dell’uso della manodopera, la riduzione dei salari, la riaffermazione...

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