Cultura

La sottile ambivalenza della “Gloria” arriva al Festival della filosofia

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Festival della filosofia Tra vanagloria e amicizia politica. Il tema di quest’anno si presta a più chiavi di lettura. Compresa una critica serrata dell’ordine costituito

Dedicare un festival della filosofia alla gloria produce sottili ambivalenze. C’è l’aspetto del contenuto che apre la strada verso concetti come il thymosdi Platone, la magnanimità di Aristotele, la teoria dell’onore di Tommaso, la prorompenza del Principe di Machiavelli, l’ambizione di Guicciardini, il riconoscimento in Hegel o il potere carismatico di Weber. Argomenti che verranno snocciolati nelle «lectio magistralis» dei filosofi invitati, non nuovi alla partecipazione ad un evento come quello di Modena, Carpi e Sassulo giunto alla quattordicesima edizione. Lo attesta anche il nutrito pacchetto di anticipazioni pubblicate durante l’ultima settimana su tutti i quotidiani, compreso il nostro. E...

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