Europa
La stella rossa fa ancora paura
La storia A Fiume un manipolo di nostalgici di Ante Pavelic, il macellaio dei Balcani, cerca di danneggiare un simbolo che la città ha allestito in occasione di «Rijeka, Città della Cultura 2020»
La stella rossa a cinque punte innalzata su di un grattacielo di Fiume/Rijeka
La storia A Fiume un manipolo di nostalgici di Ante Pavelic, il macellaio dei Balcani, cerca di danneggiare un simbolo che la città ha allestito in occasione di «Rijeka, Città della Cultura 2020»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 settembre 2020
È passato alla storia come il macellaio dei Balcani, Ante Pavelic, Poglavnik (Duce) del supercattolico stato fantoccio croato, inventato, nel 1941 subito dopo l’occupazione nazifascista della Jugoslavia. L’8 maggio del 1941, accompagnato da ministri e religiosi (fra cui il Vicario Generale dell’Arcivescovo Stepinac, quello che poi fu beatificato da Papa Woityla) Pavelic venne in Italia e, «circondato dai suoi banditi» – come annoterà Ciano nel suo Diario – venne festosamente e solennemente ricevuto in udienza privata da Pio XII che, congedandolo, gli fece i migliori auguri per «la sua opera futura». E LA SUA OPERA ci fu: in pochi anni...