Cultura

La Storia è un optional

La Storia è un optionalUn'installazione alla 9/ma Biennale di Berlino

Biennale Berlino La kermesse tedesca è giunta alla nona edizione. Quest’anno, curata dal collettivo newyorkese Dis, punta l’attenzione sulla città, il suo frenetico consumo turistico, l’arrivo epico dei rifugiati, l’accumulo di capitali

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 giugno 2016
Dopo aver visitato la nona edizione della Biennale di Berlino siamo tutti consapevoli che: «La tua etica a volte ti ricorda una pubblicità nella metro; altre, le parole d’ordine di movimenti di massa, o ti provoca vergogna. Sei un consumatore di cultura molto selettivo, ma sai che poche di queste scelte hanno un futuro. Vai alle inaugurazioni per vedere dell’arte, incontrare tuoi amici e bere gratis. Berlino è una trappola per turisti speciale. Fai meditazione e sei in debito. Ogni volta che ti senti equilibrato, sei una persona travestita da equilibrato». È così che il gruppo di marketing culturale statunitense...

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