Visioni

La Storia formato «popolare»

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Televisione L'Oriana cancella dalla figura di Fallaci le contraddizioni del rapporto col suo tempo come sempre accade nelle letture di Rulli&Petraglia

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 febbraio 2015
Lasciamo stare il cast, Vittoria Puccini rigida con l’occhione spalancato, o Vinicio Marchioni che il povero Panagoulis lo trasforma nel «tipico» (come i prodotti locali) maschio greco tra il depresso e il sessualmente compulsivo. Lasciamo stare la qualità della regia, peccato perché almeno con Basaglia Marco Turco aveva fatto un buon lavoro, cose che comunque in un servizio pubblico non dovrebbero essere sottovalutate. Anzi.   Ma di peggio nell’Oriana – visto in due giorni – c’è la «lettura» operata da Rulli e Petraglia, autori della sceneggiatura, che scrivono un nuovo capitolo di quella «revisione» della Storia italiana messa in atto...

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