Cultura
La storia umana che scorre dentro la natura e combatte l’indistinto postmoderno
In versi La raccolta «Poesie del verbo verde» di Giuseppe Sedia, per l’editrice Nulla Die
Palnty, il parco di Cracovia
In versi La raccolta «Poesie del verbo verde» di Giuseppe Sedia, per l’editrice Nulla Die
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 20 giugno 2024
Il «verbo verde» del titolo di Giuseppe Sedia (Poesie del verbo verde, Nulla die, pp. 56, euro 13), con la sua sinestesia vistosamente allitterata, sembrerebbe far risuonare il celebre squillo con cui sia apre Voyelles di Rimbaud («A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu»), ma non è questa la temperie della raccolta. FORSE L’ASPETTO più vistoso è l’ampio numero di luoghi da cui l’autore, noto ai lettori del manifesto per le sue corrispondenze dalla Polonia, fa muovere i differenti testi, tanto da disegnare davvero il «planisfero», come enuncia il titolo della tesa prefazione di Tommaso Di Francesco....