Politica

La strada per il disarmo nucleare resta lunga ma l’Italia ratifichi

La strada per il disarmo nucleare resta lunga ma l’Italia ratifichiU.S. Navy guided-missile frigate USS Vandegrift (background) and a Russian diesel submarine take part in a naval parade at the harbour of Russia's far eastern city of Vladivostok in this July 25, 2010 file photo. Russia marks Navy Day on Sunday. U.S. President Barack Obama will say on June 19, 2013, he will pursue a new reduction in deployed nuclear weapons by up to a third below the level achieved in the "New START" treaty with Russia, a senior administration official said. Picture taken July 25, 2010. REUTERS/Yuri Maltsev/FIles (RUSSIA - Tags: MILITARY POLITICS)

Il trattato appena approvato da 122 paesi delle Nazioni Unite per la messa al bando delle armi nucleari è sicuramente un importante impulso morale e giuridico (anche per la straordinaria […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 luglio 2017
Il trattato appena approvato da 122 paesi delle Nazioni Unite per la messa al bando delle armi nucleari è sicuramente un importante impulso morale e giuridico (anche per la straordinaria mobilitazione della società civile) nella direzione del disarmo nucleare. Va ricordato che 70 paesi non hanno partecipato ai negoziati e tra questi tutte le potenze nucleari e i paesi della Nato (con l’eccezione dell’Olanda, che però poi alla fine ha votato contro). Se almeno 50 paesi, a partire dal prossimo 20 settembre, ratificassero il trattato, allora entrerà in vigore. E se il trattato entrasse in vigore quali effetti avrà? Difficile...

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