Politica

La strada stretta di Nichi

La strada stretta di Nichi

Sinistra e libertà Il leader pugliese apre le assise: «Pronti a correre con il nostro simbolo, il Pd non è il nostro destino». Critiche al sindaco di Firenze per l’intesa col Cavaliere

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 25 gennaio 2014
Micaela BongiINVIATA A RICCIONE (Rn)
Firenze 2010, «un’era geologica» fa. È con quest’immagine, dopo il video omaggio a Mandela che fa alzare in piedi i delegati riuniti nel Palacongressi di Riccione, che Nichi Vendola apre la sua lunga relazione al secondo congresso di Sel. Tanta acqua è passata dal congresso fondativo, e non nella direzione che immaginava il partito nato da un’ennesima scissione a sinistra. Tre anni durante i quali la crisi finanziaria è precipitata in una crisi economica sempre più grave e nel frattempo la politica ha subito una progressiva delegittimazione, soppiantata dalla «tecnica». Ovvero, dice Vendola – in un quadro politico italiano dove...

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