Internazionale
La strage dei rohingya: 400 morti nei pogrom dell’esercito birmano
Myanmar Il «bilancio» lo dà un generale su Facebook. Ma le vittime sono di più: altri 15 corpi trovati sulle rive del fiume Naf, undici sono bambini. Silenzio internazionale mentre l’India di Modi ne espelle 40mila. La Cina difende il governo birmano al Consiglio di Sicurezza Onu: Pechino ha interessi nel Rakhine, lo Stato dove vive la scomoda minoranza
Rifugiati Rohingya aspettano di entrare nel campo profughi di Kutupalang in Bangladesh – Reuters
Myanmar Il «bilancio» lo dà un generale su Facebook. Ma le vittime sono di più: altri 15 corpi trovati sulle rive del fiume Naf, undici sono bambini. Silenzio internazionale mentre l’India di Modi ne espelle 40mila. La Cina difende il governo birmano al Consiglio di Sicurezza Onu: Pechino ha interessi nel Rakhine, lo Stato dove vive la scomoda minoranza
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 2 settembre 2017
Tra i corpi dei 15 rohingya che il colonnello Ariful Islam dice all’agenzia Reuters di aver trovato venerdì sulle rive del fiume Naf, che divide il Myanmar dal Bangladesh, ci sono in maggioranza bambini: sono undici a non avercela fatta. Ma non sono da annoverare tra i 399 che, con agghiacciante precisione numerica, i militari birmani hanno fatto sapere di aver ucciso nella settimana di fuoco che ha seguito il «venerdì nero» scorso, quando secessionisti rohingya hanno attaccato alcuni posti di polizia scatenando una ritorsione dal sapore di pulizia etnica. Non si tratta di una dichiarazione «ufficiale» ma di un...