Politica
La strana corsa delle Marche, dove nessuno vuole vincere
Regionali Pochi i leader nazionali e sempre di sfuggita. La campagna elettorale non è mai partita
Gian Mario Mercorelli (M5s), Maurizio Mangialardi (Pd), Roberto Mancini (Dipende da noi) e Francesco Acquaroli (FdI)
Regionali Pochi i leader nazionali e sempre di sfuggita. La campagna elettorale non è mai partita
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 19 settembre 2020
Mario Di VitoANCONA
Il caso singolare dell’unica regione dal nome plurale è che tutti sembrano aver paura di vincere le elezioni. La campagna della conquista delle Marche della destra o, dall’altra parte, dell’eroica resistenza ai barbari del centrosinistra non è mai decollata davvero. In giro i manifesti sono quasi tutti coperti gli uni dagli altri in spregio della legge sulle affissioni, ma ormai le scorribande notturne per l’attacchinaggio si fanno più per posa che per convinzione. Ai comizi gli spazi vuoti superano di gran lunga quelli pieni e non è solo colpa del Covid, visto che davanti ai locali della riviera gli assembramenti...