Alias Domenica
La strana scelta di Céline spiegata da Pierluigi Pellini interpellando la storia
Un'altra Francia «La guerra al buio», da Quodlibet
Jean-François Balmer nel «Voyage au bout de la nuit» del Teatro Côte d’or, Dijon, 2004
Un'altra Francia «La guerra al buio», da Quodlibet
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 27 dicembre 2020
Le scelte incongrue degli scrittori celano enigmi che fanno la gioia del critico letterario, quando gli riesce di illuminarne il senso. Nel caso di Céline che nel suo capolavoro, Viaggio al termine della notte avvolge nell’antropologia della guerra l’ontologia dell’uomo, accendere qualche lume esegetico è insperata e tanto più tangibile consolazione: ce ne offre un saggio Pierluigi Pellini, la cui indagine prende avvio da un dettaglio di Casse-pipe, frammento di romanzo la cui scrittura è interrotta dalla precipitosa fuga di Céline da Parigi all’arrivo degli Alleati, nel 1944. Nella sessantina di fogli che rimangono, con l’inventività verbale che gli è...