Europa
La Svizzera boccia le destre anti-Ue. Ginevra, salario minimo a 23 franchi l’ora
Uno «schiaffo» o un «fiasco», questi i termini più utilizzati all’indomani della sconfitta della destra svizzera al referendum che, abrogando la libera circolazione degli europei, avrebbe di fatto sancito una […]
Uno «schiaffo» o un «fiasco», questi i termini più utilizzati all’indomani della sconfitta della destra svizzera al referendum che, abrogando la libera circolazione degli europei, avrebbe di fatto sancito una […]
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 29 settembre 2020
Uno «schiaffo» o un «fiasco», questi i termini più utilizzati all’indomani della sconfitta della destra svizzera al referendum che, abrogando la libera circolazione degli europei, avrebbe di fatto sancito una seconda Brexit nel cuore del continente, sia pur di un paese che ufficialmente non fa parte dell’Ue. Il 61,7 per cento degli svizzeri hanno detto no alla proposta dell’Unione di centro (Udc), il partito per nulla centrista di maggioranza relativa nel paese. In controtendenza, se si fa eccezione per tre cantoni più piccoli, è l’italofono Ticino. Qui la maggioranza dei votanti (il 53,1 per cento) ha detto sì al ripristino...