Cultura

La svolta istituzionale di una lingua antica

La svolta istituzionale di una lingua anticaMeryl McMaster, «Second Self»

TEMPI PRESENTI Creata nel 1634, l’Académie Française ha deciso pochi giorni fa di riconoscere i nomi femminili di mestieri, funzioni, titoli e gradi. A colloquio con Anne Emmanuelle Berger che dirige il «Legs» di Paris VIII

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 marzo 2019
A partire dalla Rivoluzione francese, in molti si sono opposti al dominio grammaticale del genere maschile, che si è imposto in un passato piuttosto recente, ossia dalla fine del XIX secolo e dall’avvento dell’obbligo scolastico. Nella Requete des dames à l’Assemblée nationale si chiedeva che il genere maschile fosse considerato non diversamente da «tutti i sessi e tutti gli esseri che devono essere e sono egualmente nobili». È notizia di qualche giorno fa il parere favorevole dell’Académie française verso un’apertura alla femminilizzazione dei nomi di mestieri, funzioni, titoli e gradi. Il rapporto, la cui cautela e diplomazia non hanno niente...

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