Cultura

La tenerezza perduta che rinasce in banlieue

La tenerezza perduta che rinasce in banlieueUn murales di fronte al Centre Pompidou di Parigi

Intervista Parla lo scrittore e regista Samuel Benchetrit, cresciuto nella periferia di Parigi, autore di «Ritorna» (Neri Pozza), la storia di uno scrittore alla ricerca dell’ispirazione che finirà per ritrovare il senso dei propri affetti più profondi. «Viviamo immersi in una sorta di cinismo permanente: razzismo, ingiustizia, povertà. Per rispondere a questa marea montante non dobbiamo perdere i nostri sentimenti» «Le periferie francesi sono come i bambini in una famiglia: uno si è perso lungo la strada. Però, più viene rifiutato e più si chiude. Per questo le racconto in modo positivo, oltre i cliché»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 marzo 2019
Innamorato del neorealismo come delle opere di Martin Scorsese – nel suo film più celebre, Il condominio dei cuori infranti (2015), una donna araba accoglie un astronauta atterrato sul suo palazzo di banlieue come se ci si trovasse in una scena di Miracolo a Milano, mentre in J’ai toujours rêvé d’être un gangster (2008), si è ispirato esplicitamente all’incipit di Quei bravi ragazzi – Samuel Benchetrit è una figura anomala del panorama culturale francese. Nato a Champigny-sur-Marne, nella periferia meridionale di Parigi, è arrivato al cinema, e alla letteratura, da ragazzino, dopo aver abbandonato la scuola a quindici anni e...

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