ExtraTerrestre

La teoria estetica della frutta lascia l’amaro in bocca

Il fatto della settimana Nel mondo si perde il 21,6% dell’ortofrutta (anche per la «bruttezza» dei frutti secondo gli standard del mercato). In Italia si sprecano 36 chili di cibo a testa

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 24 dicembre 2020
Carote con due gambe, zucchine sovradimensionate, arance sotto taglia, mele oblunghe, patate bitorzolute o a forma di cuore, pere storte, kiwi siamesi, melanzane a mezzaluna, albicocche puntinate, pesche con affossamenti tipo L’Urlo di Munch, peperoni a seggiolino. No, niente Ogm. Il contrario, semmai. E non chiamiamoli brutti. Semmai originali, biodiversi, anche artistici. Frutti e ortaggi strani che si discostano dagli standard di volume e forma. Commestibilissimi, buoni come gli altri; proprio come quelli molto maturi, beccati dagli uccelli o con il «marchio» di un insetto. Ma i più non gradiscono, soprattutto nella parte del mondo che ha abbondanza alimentare –...

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