Internazionale
La terza occupazione dell’Afghanistan
Reportage Dopo Urss e Usa tocca ora alla Cina invadere il Paese. Con infrastrutture, tecnologie e senza fare domande. Le donne intanto sono sparite dalle strade, le sanzioni sono una beffa per i più poveri e la siccità è endemica. Una superstrada a 5 mila metri d’altitudine per avvicinare gli interessi di Pechino e quelli dei Talebani
Il complesso China Town, che ospita numerose imprese cinesi nella capitale afghana – Getty Images
Reportage Dopo Urss e Usa tocca ora alla Cina invadere il Paese. Con infrastrutture, tecnologie e senza fare domande. Le donne intanto sono sparite dalle strade, le sanzioni sono una beffa per i più poveri e la siccità è endemica. Una superstrada a 5 mila metri d’altitudine per avvicinare gli interessi di Pechino e quelli dei Talebani
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 19 marzo 2024
Annibale Santi RossiKABUL
Dalle strade le donne sono sparite; i talebani, che avevano promesso di rispettarne i diritti, hanno dato un nuovo giro di vite. Le afghane non possono più frequentare le scuole, né uscire da sole; non hanno luoghi d’incontro. Si tratta della forma di apartheid più dura della storia recente. LA MAGGIORANZA dei “turbanti neri” non conosce l’arabo, ha appreso i sutra nelle madrase pakistane e assimilato l’arte della strategia. Il clan ispira il nuovo sistema di potere: un diritto consuetudinario, in cui le decisioni sono prese dai mullah e da un consiglio. Gli editti lasciano spazio all’interpretazione e richiamano il...