Europa

La terza via è la «moneta comune»

Il dibattito/2 Un nuovo sistema di cambi tra valute nazionali, per riequilibrare le storture

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 febbraio 2014
Il dibattito sul destino dell’euro sembra polarizzato su due posizioni: uscire, possibilmente domani, o rimanervi a qualsiasi costo. Due posizioni che rischiano di mettere in secondo piano l’analisi economica, la quale deve tenere conto dell’insieme delle ripercussioni che una rottura dell’unione monetaria comporterebbe, probabilmente non solo a livello europeo. In un contesto in cui nessuna economia può dirsi in salute, nessuno studio, ipotesi o fantasiosa previsione può eliminare l’incertezza sugli esiti dello scioglimento dell’eurozona a causa dell’uscita unilaterale di un grande paese. Né il mero ripristino del tasso di cambio sarebbe sufficiente per rilanciare le economie in crisi, soprattutto se...

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