Europa
La testa di Rajoy nel puzzle del voto spagnolo
A dieci giorni dalle elezioni S’infiamma lo scontro politico e le manovre sulle possibili alleanze. I sondaggi danno il Pp primo ma il premier uscente sarebbe fuori gioco con Ciudadanos. Iglesias gradito dalla rete
Il leader di Ciudadanos Albert Rivera, il segretario socialista Pedro Sanchez e Pablo Iglesias leader di Podemos – Reuters
A dieci giorni dalle elezioni S’infiamma lo scontro politico e le manovre sulle possibili alleanze. I sondaggi danno il Pp primo ma il premier uscente sarebbe fuori gioco con Ciudadanos. Iglesias gradito dalla rete
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 dicembre 2015
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
A dieci giorni dalla data fatidica, la campagna elettorale per le elezioni spagnole più importanti dalla fine della dittatura a oggi si sta arroventando. Sondaggio dopo sondaggio, si fanno sempre più chiari alcuni elementi. Il primo: è definitivamente finita l’era del bipartitismo. Tranne Mariano Rajoy (che continua a considerare come suo interlocutore privilegiato il leader del Psoe Pedro Sánchez), gli altri leader di partito l’hanno accettato, e si stanno attrezzando, anche con messaggi fra le righe agli altri contendenti. Secondo punto: chi siederà alla Moncloa, la sede del governo, nel 2016 non è per niente chiaro, ma quasi sicuramente nonno...