Italia
La Torino-Lione e i conti che non tornano
Continua la guerra di cifre sulla Torino-Lione. Crollato il castello di carta sulla presunta spesa low-cost dell’opera, ora – dopo l’audizione dei vertici di Ferrovie in Senato – sono i […]
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Continua la guerra di cifre sulla Torino-Lione. Crollato il castello di carta sulla presunta spesa low-cost dell’opera, ora – dopo l’audizione dei vertici di Ferrovie in Senato – sono i […]
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 novembre 2014
Continua la guerra di cifre sulla Torino-Lione. Crollato il castello di carta sulla presunta spesa low-cost dell’opera, ora – dopo l’audizione dei vertici di Ferrovie in Senato – sono i No Tav a intervenire, documenti alla mano, sui conti che non tornano. «L’Europa – sostengono i tecnici del movimento Paolo Prieri, Roberto Vela e Alberto Poggio – non ha i soldi per pagare la Torino-Lione: è matematicamente impossibile che decida di destinare all’opera i 3,4 miliardi di euro che l’Italia, con la Francia, si appresta a chiedere entro il 26 febbraio (bando per i finanziamenti 2014-2020, ndr)». Sottolinea, inoltre, Poggio, ricercatore...