Italia

La Torre dell’intolleranza

La Torre dell’intolleranzaPiazza dei Miracoli

Comuni sceriffi Nella città delle tre università non si contano più gli sgomberi delle esperienze autorganizzate, Rebeldìa in testa. Mentre l'ansia securitaria del centrosinistra porta palazzo Gambacorti a progettare un autentico pogrom di gran parte delle comunità rom, compresi residenti in città fin dagli anni '90.

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 28 dicembre 2014
Pisa come la Treviso degli anni ’90? La città delle tre università, che ogni anno ricorda Franco Serantini, che ha nella curva nord “Maurizio Alberti” un esempio di tifoseria solidale e antifascista, dovrebbe essere imparagonabile con l’ex feudo leghista del sindaco sceriffo Gentilini. Eppure sotto la Torre pendente va in scena da qualche anno un tristissimo spettacolo fatto di continui sgomberi e autentici pogrom, come quello raccontato in questa pagina ai danni della storica comunità rom della Bigattiera. Il centrosinistra pisano che amministra la città da palazzo Gambacorti sta raggiungendo più di un record in fatto di intolleranza. A partire...

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