Cultura

La Torre di Babele che dà i nomi alle cose

La Torre di Babele che dà i nomi alle coseMeschac Gaba

SAGGI «Filosofie del linguaggio», a cura di Felice Cimatti e Francesca Piazza

«‘Sono sempre stato affezionato a quest’altura’ non è la stessa cosa di ‘sempre caro mi fu quest’ermo colle’». Lo riferisce Emanuele Fadda, in un saggio contenuto nel volume Filosofie del linguaggio, a cura di Felice Cimatti e Francesca Piazza, (Carocci, pp. 414, euro 29). Perché non è la stessa cosa? L’enigma del linguaggio sta anche in questa differenza. Il linguaggio è infatti in sé differenza. E questo in senso sia storico sia sostanziale. IN SENSO STORICO perché una lingua è viva in quanto e sino a quando è capace di mutare, di diversificarsi, di trasformare le proprie strutture, di abbandonare...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi