Lavoro

La torsione disciplinare del «reddito di cittadinanza»: più controlli su poveri e precari

La torsione disciplinare del «reddito di cittadinanza»: più controlli su poveri e precariUna manifestazione per il reddito di base e i diritti per tutti – Adl Cobas

I nuovi annunci del governo Il presidente del Consiglio Conte vuole una App per creare l'illusione magica di un incontro tra l'offerta e la domanda sul mercato del lavoro creata da un algoritmo. La richiesta: farlo in sei mesi, in tempo per il Recovery Fund, dopo un anno e mezzo di fallimenti dell'Anpal guidato da Domenico Parisi. Rilanciati gli incentivi alle imprese e i lavori gratuiti e servili dei beneficiari del "reddito" per enti locali, imprese e persino per le partite Iva "che pagano le tasse". Questo sistema si reggerà sul precariato degli operatori che cercheranno un lavoro per i disoccupati. Un paradosso che spiega la natura di ciò che è definito impropriamente "reddito di cittadinanza"

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 29 settembre 2020
Obbligare i percettori del cosiddetto «reddito di cittadinanza» ad accettare un lavoro che non c’è in una recessione che renderà la poca occupazione che esiste ancora in Italia più precaria, sottopagata e povera, mentre si aspettano i licenziamenti che seguiranno alla fine del blocco previsto a fine anno e all’esaurimento delle casse integrazioni disposto nel frattempo. Per aggirare il problema il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha promesso che il suo governo stanzierà nuovi incentivi alle imprese per le assunzioni. In pratica, per occultare la disoccupazione e la povertà lo Stato userà la ricchezza pubblica per pagare i privati. Una...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi