Europa

La transizione che non c’è

La transizione che non c’èLa centrale elettrica a carbone di Neurath, Germania – Foto Ap

Intervista Jean-Baptiste Fressoz, storico della scienza e autore di un saggio che fa discutere in Francia, invita ad abbandonare la retorica sui temi energetici. «Le varie fonti sono in simbiosi fra loro. Tutte le grandi imprese oggi promettono di andare verso la neutralità carbonica e si tende a immaginare un’economia in crescita senza emissioni. Ma questo fa passare in secondo piano il problema della redistribuzione della ricchezza»

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 27 febbraio 2024
Sta facendo discutere in Francia il saggio Sans transition. Une nouvelle histoire de l’énergie («Senza transizione. Una nuova storia dell’energia») pubblicato da Jean-Baptiste Fressoz, storico della scienza e docente alla Scuola di studi superiori in scienze sociali di Parigi. Il libro, edito da Seuil e non ancora tradotto, riprende il celebre detto di Fredric Jameson «è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo» e rilancia: è più facile uscire dal capitalismo che dall’economia fossile. Eppure, la necessità e la possibilità di una transizione energetica verso le fonti a emissioni zero sembra l’unica praticabile. In fondo...

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