Visioni

La trasfigurazione del cigno

La trasfigurazione del cigno

A teatro «Schwanengesang D744», realizzato da Romeo Castellucci per il festival D’Avignone, ha inaugurato la stagione del Metastasio e oggi sarà a Romaeuropa

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 7 novembre 2015
La cantante sta immobile in un cerchio di luce al centro della scena. I piedi piantati a terra, sul palcoscenico coperto da un tappeto plastico che offre un riflesso acquoso alla sua immagine. Sono solo i gesti delle mani a dare una voluta espressività alle parole che canta, versi che dicono del tempo che sfugge mentre l’anima scivola via come la barca che oscilla sulle onde simile a un cigno – un intrecciarsi vertiginoso di metafore da cui sembra di cogliere un senso di gioiosa malinconia. Veste un tailleur grigiazzurro con la gonna che arriva sotto il ginocchio, e sarà...

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