Alias
Pelle incisa, non solo ribellione
Tattoo Una Convention da tutto il mondo con più di cinquecento tatuatori. A colloquio con alcuni di loro - Amanda Toy, Roberto Borsi e SimoSNT - per comprendere dove sta andando l'antichissima arte che decora il corpo
Un disegno di Amanda Toy
Tattoo Una Convention da tutto il mondo con più di cinquecento tatuatori. A colloquio con alcuni di loro - Amanda Toy, Roberto Borsi e SimoSNT - per comprendere dove sta andando l'antichissima arte che decora il corpo
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 8 febbraio 2020
Lorenza PignattiMILANO
Sono oltre cinquecento gli artisti, provenienti da tutto il mondo, che si sono dati appuntamento per la tre giorni (fino a domani) della Milano Tattoo Convention. Giunta alla sua 25esima edizione, la Convention è uno showcase di corpi su cui si disegnano immaginari e iconografie tra le più diverse, in rappresentanza di ogni stile di tatuaggio. Fra gli ospiti, si va dal vietnamita Manh Huyn, per la prima volta in Europa, ai coreani Haewall e Pitta Kkm, all’argentino Nazareno Tubaro, uno dei maggiori rappresentanti del tatuaggio ornamentale moderno, fino allo spagnolo Oash Tattoo, imprescindibile esponente dello stile neo-traditional. Nonostante la...