Cultura
La triste storia della diaspora di migliaia di nostri capolavori
SCAFFALE «L'Italia dell'arte venduta» di Fabio Isman per Il Mulino. La Serenissima ha perduto il 93% delle antichità accumulate nei secoli d’oro
Tiziano Vecellio, Maria Maddalena penitente (1565) - (San Pietroburgo, Museo dell'Ermitage)
SCAFFALE «L'Italia dell'arte venduta» di Fabio Isman per Il Mulino. La Serenissima ha perduto il 93% delle antichità accumulate nei secoli d’oro
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 1 dicembre 2017
La storia, si sa, la scrivono i vincitori. Anche la migrazione delle opere italiane all’estero è un fatto raccontato a partire dalle collezioni straniere che le detengono. E il punto di vista del «vinto» (Koselleck) nella storia dell’arte? L’Italia dell’arte venduta, di Fabio Isman (Il Mulino, pp. 296, euro 16) è un libro sulla disfatta del patrimonio italiano, sul valore dell’opera non per l’artista, ma agli occhi del Belpaese che l’ha generata. UNA DIASPORA finora ignota, perché le indagini sulla compravendita delle opere sono scomode – in Italia il bene artistico è da sempre pubblico – ma che andava ricostruita,...