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La valanga astensionista è il delitto perfetto dei partiti
Regionali I partiti non svolgono più, e da tempo, le funzioni che a loro assegna la Costituzione. Nella rappresentanza dei ceti sociali così come nella democrazia interna
Un seggio romano – foto Ansa
Regionali I partiti non svolgono più, e da tempo, le funzioni che a loro assegna la Costituzione. Nella rappresentanza dei ceti sociali così come nella democrazia interna
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 16 febbraio 2023
Alla loro prima prova elettorale nel 1970, Lombardia e Lazio portarono al voto rispettivamente il 95,5% e il 91,7% degli aventi diritto. Nello spazio di cinque decenni, l’affluenza ai seggi per le Regionali è passata al 41,7% per la Lombardia e al 37,2% per il Lazio. A Roma ha votato circa un elettore su tre (35,17%). Come ormai accade da anni a questa parte, l’astensionismo è correlato alla classe sociale, all’istruzione, al reddito e alla zona di residenza. La “voice” è diventata un esercizio per pochi, mentre i molti preferiscono “l’exit”. Per alcuni questo non è un problema da affrontare,...