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La valanga giudiziaria in Basilicata dimostra che la corruzione non teme le carte bollate

foto Marcello PittellaMarcello Pittella a Palazzo Chigi l'anno scorso per la firma di "Matera capitale europea della cultura 2019" – Fabio Cimaglia / LaPresse

Una valanga giudiziaria si è abbattuta sulla Basilicata, per vicende legate a nomine sanitarie, concorsi pubblici, incarichi professionali, persino tesi di laurea e dottorati universitari. Come sempre in questi casi, […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 luglio 2018
Una valanga giudiziaria si è abbattuta sulla Basilicata, per vicende legate a nomine sanitarie, concorsi pubblici, incarichi professionali, persino tesi di laurea e dottorati universitari. Come sempre in questi casi, le responsabilità penali andranno dimostrate. Ma intanto quel che emerge è un quadro desolante di malapolitica e malamministrazione. Qualche giorno fa ha avuto una – troppo breve – risonanza lo scontro tra il procuratore di Milano Francesco Greco e l’autorità anticorruzione guidata da Cantone. Tutto è nato dalla dichiarazione di Greco che il modo di procedere dell’autorità, e in specie la richiesta di documenti presso le amministrazioni, determina una discovery...

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