Cultura
La varietà utile della lingua «social»
Anticipazioni Un estratto dell'intervento della sociolinguista che si terrà oggi alla Fondazione Cini di Venezia, nell'ambito del XXXVI Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri
Anticipazioni Un estratto dell'intervento della sociolinguista che si terrà oggi alla Fondazione Cini di Venezia, nell'ambito del XXXVI Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 gennaio 2019
L’italiano dei social è indubbiamente ricco di anglismi; ciò è in parte giustificato dal fatto che l’informatica, le tecnologie di connessione e le piattaforme social arrivano tutte da un contesto anglofono. È consueto che una tecnologia o un campo del sapere esportino non solo sé stessi, ma anche il loro lessico originario. Ed è difficile trovare un sostituto italiano sintetico, per fare un esempio, di screenshot (anche se nulla vieta di creare un calco semantico come fotoschermo, un po’ come da skyscraper si fece grattacielo). Detto questo, molti forestierismi sono davvero superflui (i linguisti li chiamano «di lusso»). La soluzione?...