Visioni

La vegetariana, il senso del limite prima di perderci

La vegetariana, il senso del limite prima di perderciDaria Deflorian, Gabriele Portoghese, Monica Piseddu in "La vegetariana" – foto di Andrea Pizzalis

A teatro Daria Deflorian e Francesca Marciano curano l’adattamento dell’omonimo libro di Han Kang

Pubblicato 20 giorni faEdizione del 2 novembre 2024
Ho fatto un sogno, dice Yeong-hye. Partono da lì, da un misterioso sogno, le «scene dal romanzo di Han Kang» intitolato La vegetariana, nella regìa di Daria Deflorian che ne è anche interprete (fino a domani a Roma, teatro Vascello, per RomaEuropa festival, dopo il debutto all’Arena del sole). Una donna insignificante l’ha sempre giudicata il marito, il primo a presentarsi di fronte agli spettatori, in quello spazio nudo di un grigiore tristissimo. Due pareti che convergono in una prospettiva interrotta dal fondale, un neon in alto e nient’altro. Un uomo tenacemente qualsiasi, così dice di sé il marito. Dall’esistenza...

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