Lavoro
La «vendetta» Cgil: il Jobs act ritorna alla Corte Costituzionale
Ordinanza del Tribunale del Lavoro di Roma Il caso di una lavoratrice indennizzata con quattro mensilità portato dal giudice Cosentino alla Consulta: «È troppo poco, discrimina chi ha contratto a tutele crescenti»
La Corte Costituzionale riunita
Ordinanza del Tribunale del Lavoro di Roma Il caso di una lavoratrice indennizzata con quattro mensilità portato dal giudice Cosentino alla Consulta: «È troppo poco, discrimina chi ha contratto a tutele crescenti»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 agosto 2017
Il contratto a tutele crescenti torna alla Corte Costituzionale, l’architrave del Jobs act è a rischio illegittimità. Se il 10 gennaio scorso la Consulta ha bocciato il referendum abrogativo della Cgil che puntava al ripristino (e allargamento) dell’articolo 18, martedì il giudice Maria Giulia Cosentino del tribunale del Lavoro di Roma ha chiamato in causa la Corte Costituzionale per verificare la legittimità del Jobs act (gli articoli 2, 4, 10 del decreto legislativo 23 del 2015) «in contrasto con gli articoli 3, 4, 76 e 117 della Costituzione». L’ordinanza riguarda un caso di licenziamento «per giustificato motivo oggettivo» economico per...