Cultura

La via tutta italiana al razzismo fascista

La via tutta italiana al razzismo fascistaAlan Rath, «Voyeur III», 2007

NOVECENTO Alcune considerazioni a 80 anni dalla promulgazione delle Leggi razziali. Fenomeno politico diffuso, decisamente ratificato con la sua inclusione nella legislazione del paese. Antecedenti: i progetti di una revisione degli equilibri nell’area balcanica. E l’impresa etiope del 1935-1936

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 23 gennaio 2018
Sulla dirompenza che l’insieme di norme e di disposizioni giuridico-amministrative conosciute come «leggi razziali» ebbero sulla società italiana si è iniziato a scrivere soprattutto in anni recenti. È un segno, a modo suo, della tardiva attenzione attribuita ai diversi significati e agli effetti di lungo periodo generati dall’introduzione, durante il 1938, di un collaudato dispositivo istituzionale di stigmatizzazione, discriminazione e poi di persecuzione. Efficace, purtroppo, nei suoi devastanti effetti. Tali norme, infatti, entrarono pesantemente in gioco nelle dinamiche dell’evoluzione collettiva del Paese, determinandone per alcuni aspetti i suoi successivi sviluppi. In altre parole, la questione del razzismo di Stato è...

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