Alias Domenica
La virgola di Isgrò per l’Angelo Ribelle
Emilio Isgrò nella Casa Museo-Centro Studi Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, nelle Marche fermane A confronto con le opere volanti del "leopardiano" Licini, le cancellature dell'artista siciliano mostrano consonanze impreviste, all’insegna di una capacità distintiva di ordine soprattutto critico
Un momento della mostra di Emilio Isgrò in Casa Licini a Monte Vidon Corrado
Emilio Isgrò nella Casa Museo-Centro Studi Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, nelle Marche fermane A confronto con le opere volanti del "leopardiano" Licini, le cancellature dell'artista siciliano mostrano consonanze impreviste, all’insegna di una capacità distintiva di ordine soprattutto critico
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 settembre 2018
Massimo RaffaeliMONTE VIDON CORRADO (FERMO)
C’è un verso di Dante che potrebbe cogliere il gesto più tipico, e persino l’etimo psicologico, dell’arte di Emilio Isgrò: «ma tu che sol per cancellare scrivi» (Par. XVIII, 130). Dante lo riferiva a un papa fedifrago e opportunista, ambiguo fustigatore di eretici, ma al presente quello stesso verso si ricarica di un senso imprevisto se riferito a un artista eretico sul serio come alla pratica che, da oltre cinquant’anni, testimonia la sua produzione (il suo esistere, il suo senso compiuto) per il tramite di una cancellazione sistematica dei segni scritti nei libri o in quelli ricevuti da quanto fu...