Visioni
La visione di Tetsuo, trent’anni dopo
Maboroshi Quando nel 1989 a Roma il film di Shin'ya Tsukamoto veniva presentato, ma ancora di più quando grazie alle nottate di Fuori Orario negli anni successivi l'opera diventò un cult, per gli appassionati il regista era ancora un nome sconosciuto
Una scena da Tetsuo di Shin'ya Tsukamoto
Maboroshi Quando nel 1989 a Roma il film di Shin'ya Tsukamoto veniva presentato, ma ancora di più quando grazie alle nottate di Fuori Orario negli anni successivi l'opera diventò un cult, per gli appassionati il regista era ancora un nome sconosciuto
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 aprile 2019
Quando nel 1989 al Festival del Cinema Fantastico di Roma veniva presentato Tetsuo, ma ancora di più quando grazie alle nottate di Fuori Orario negli anni successivi il film diventò un film-culto per gli appassionati, Shin’ya Tsukamoto era ancora un nome sconosciuto, tanto in patria quanto nel resto del mondo. In questi trent’anni dall’uscita di uno dei debutti più folgoranti del cinema contemporaneo, Tsukamoto ha continuato a sperimentare sia nella forma e che nei temi trattati, ma allo stesso tempo rimanendo sempre fedele a se stesso e a un’idea di cinema quasi artigianale, dove l’autore si occupa di quasi tutto...