Italia

La vittoria ai referendum non è scritta sull’acqua

La vittoria ai referendum non è scritta sull’acqua

12 giugno Dal 2011 a oggi Commissione europea, partiti e poteri economici provano a sabotare la volontà popolare. Nemmeno la sentenza della Consulta è bastata. Domani nasce l’Intergruppo parlamentare per i beni comuni

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 11 giugno 2013
Siamo ormai a pochi giorni dal secondo anniversario dei referendum del 12-13 giugno 2011 sull’acqua pubblica, i servizi pubblici e il ricorso al nucleare. Ha dunque un senso tracciare un bilancio di cosa è successo da quella vittoria: in rispetto ai due referendum sull’acqua pubblica, prendendoli come elementi paradigmatici dell’insieme di quella vicenda. È ormai evidente come i poteri economici e un largo schieramento politico, abbiano lavorato per contrastarli apertamente. Ha iniziato l’allora governo Berlusconi, quando nell’ agosto 2011, passato poco più di un mese dalla vittoria referendaria, ha riproposto la stessa normativa abrogata dai referendum con riferimento all’insieme dei...

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