Cultura
La vivacità del contemporaneo
Intervista Si chiude Artefiera a Bologna, quest'anno rinnovata nella sua veste dalla direzione di Angela Vettese, che abbiamo incontrato. «Si può rendere la cultura più accessibile in luoghi come questi, che devono trasformarsi non soltanto in spazi per il commercio ma anche per la conoscenza»
La quarantunesima edizione di Artefiera a Bologna
Intervista Si chiude Artefiera a Bologna, quest'anno rinnovata nella sua veste dalla direzione di Angela Vettese, che abbiamo incontrato. «Si può rendere la cultura più accessibile in luoghi come questi, che devono trasformarsi non soltanto in spazi per il commercio ma anche per la conoscenza»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 31 gennaio 2017
Linda ChiaramonteBOLOGNA
Si è chiusa ieri a Bologna la quarantunesima edizione di Artefiera (con 48mila visitatori) segnata da un cambio di passo e dall’impronta data dalla nuova direttrice Angela Vettese, in carica per i prossimi tre anni. La storica d’arte, curatrice, docente e già direttrice di musei, ha deciso di snellire stand e padiglioni e di puntare sulla qualità rispetto alla quantità. La kermesse si è articolata in Main Section, Solo Show e Nueva Vista, curata da Simone Frangi, e Special Projects sezione di performance e incontri pensata da Chiara Vecchiarelli. «Le fiere oggi sono molto diverse dalle edizioni di quarant’anni fa,...