Alias Domenica
La voce di Tabucchi è divenuta personaggio
Il Portogallo di Wim Wenders in Der Stand der Dinge, 1982
Scrittori italiani Lo statuto debole della letteratura; la visione romantica; i giudizi pungenti... Due lunghe interviste anni novanta: «Zig Zag», Feltrinelli
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 aprile 2022
L’abitudine a svicolare da domande sulla composizione della pagina letteraria troppo astratte o toccate da fumus «strutturalista», portava Antonio Tabucchi a citare spesso il poeta brasiliano Carlos Drummond de Andrade e i suoi versi che descrivono la musica prediletta, quella «a buon mercato», che si può fare con un’armonica o «un organetto». Discorrendo con il suo traduttore greco, l’amico Anteos Chrysostomidis, Tabucchi precisava: «Credo che la pagina letteraria abbia bisogno di macchie», e si riferiva agli autori come a «poveri scrittori», aggettivo che, ripetuto in diverse occasioni, si deforma in un suggestivo lapsus shakespeariano: l’autore di Vecchiano accosta la figura...