Internazionale
Primarie Usa, l’abbraccio che vale più di mille parole
America oggi Incontro affettuoso di Hillary Clinton con l’ex avversario George Bush, mentre i repubblicani fanno i conti col frutto avvelenato della loro demagogia. E all’indomani del «giorno del giudizio», stesso caos della vigilia
Hilalry Clinton – LaPresse
America oggi Incontro affettuoso di Hillary Clinton con l’ex avversario George Bush, mentre i repubblicani fanno i conti col frutto avvelenato della loro demagogia. E all’indomani del «giorno del giudizio», stesso caos della vigilia
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 16 marzo 2016
Luca CeladaLOS ANGELES
All’indomani del «giorno del giudizio» (ormai sui giornali ogni scadenza di queste convulse primarie merita un titolo da film d’azione) si conferma la situazione caotica come non mai, sintomo di una transizione politica all’insegna dell’incertezza. Sono passate sei settimane da quando il processo è iniziato sotto le nevi dell’Iowa e a questo punto, nel congegno delle primarie, la partita dovrebbe essere chiusa o comunque ben avviata verso una prevedibile conclusione. La successione a Barack Obama rimane invece tuttora apertissima – o almeno molto più di quello che avrebbero preferito i comitati centrali dei rispettivi partiti. E se pure i frontrunners...