Cultura
L’abiezione a norma di legge
La storia pubblica La proposta di introdurre il reato di negazionismo vuol recidere la possibilità di affermare che non c’è stato lo sterminio degli ebrei. Ma, così facendo, trasforma gli epigoni del nazismo e del fascismo in paladini della libertà di espressione
La Risiera di San Saba
La storia pubblica La proposta di introdurre il reato di negazionismo vuol recidere la possibilità di affermare che non c’è stato lo sterminio degli ebrei. Ma, così facendo, trasforma gli epigoni del nazismo e del fascismo in paladini della libertà di espressione
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 26 ottobre 2013
Se si osserva la discussione e, soprattutto, il processo decisionale che sta accompagnando l’ipotesi, in sé non inedita, di introdurre anche in Italia il reato di negazionismo, più che la fretta a costituire una cattiva consigliera parrebbe oggi essere una sorta di pessima coscienza che, nelle infinite e tortuose mene dell’agire parlamentare rischia, pur rinviando a intenzioni morali sottoscrivibili, di produrre un’eterogenesi dei fini. Detto in altre parole, potrebbe indirettamente legittimare quello che invece vorrebbe reprimere legalmente ed una volta per sempre. Entriamo nello specifico, poiché ci troviamo dinanzi ad un campo minato ed è quindi bene mettere dei solidi...