Politica
L’Abruzzo vota con le strade dissestate, ma piene di ministri
Regionali Domenica 10 si aprono le urne anticipate dopo le dimissioni dell’ex presidente Pd che ha scelto il senato. Sfida aperta a colpi di comizi tra Salvini (che ha scelto Berlusconi) e Di Maio, alleati di governo. Con un centrosinistra rinnovato, ma costretto a guardare
La sede della Regione Abruzzo
Regionali Domenica 10 si aprono le urne anticipate dopo le dimissioni dell’ex presidente Pd che ha scelto il senato. Sfida aperta a colpi di comizi tra Salvini (che ha scelto Berlusconi) e Di Maio, alleati di governo. Con un centrosinistra rinnovato, ma costretto a guardare
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
Serena GiannicoPESCARA
Luci sull’Abruzzo, al voto il prossimo 10 febbraio per le elezioni regionali. Con le quattro province calcate in lungo e in largo dai leader della politica nazionale, mai come prima. Da Salvini che fa il tutto esaurito a Di Maio che arriva spesso per dare manforte ai propri. Perché questo voto rappresenta il primo test reale per il governo gialloverde e per il tormentato centrosinistra. Indicherà, in linea di massima, orientamenti e umori di un’Italia quasi imbrigliata nell’ennesima recessione. Su e giù per l’Abruzzo si affannano soprattutto i vertici di Lega e 5Stelle. Sono quattro i candidati presidente per un...